Immersa nel verde di uno splendido parco secolare delimitato da un alto mura di cinta, tra Pistoia e Firenze, sorge Villa Pazzi al Parugiano.
La Villa ha origini molto antiche addirittura medioevali, ma l’aspetto che ha adesso lo dobbiamo alla famiglia dei Pazzi, una delle più famose e prestigiose famiglie fiorentine ricordata soprattutto per la congiura contro la famiglia medici avvenuta nel 1478.
Proprio grazie ad Alamanno dei Pazzi e a Geri di Poldo dei Pazzi, la Villa assunse nel ‘500 l’aspetto e la struttura rinascimentale che ha ancora oggi. La proprietà rimase in mano ai Pazzi fino al 1935, anno in cui fu acquistata da Adolfo Coppedè (1871-1951), famosissimo architetto dell’epoca che apportò alla Villa una serie di radicali trasformazioni sia strutturali che decorative. A Coppedè si deve infatti il portico rinascimentale che congiunge il parco al giardino all’italiana ed anche la costruzione dell’immensa galleria che si affaccia sul giardino all’italiana. La galleria era stata costruita per accogliere i mobili, gli arredi, i dipinti e le statue (in parte tuttora presenti all’interno), realizzati dalla bottega dei Coppedè.
Come tutte le ville signorili dell’epoca anche Villa Pazzi al Parugiano fu dotata di un oratorio che si è mantenuto pressochè intatto con il passare dei secoli e riveste ancora oggi una grandisima importanza dal punto di vista storico e storico artistico per i suoi fregi artistici realizzati da Giovanni Stradano (Jan Van Der Straet) pittore fiammingo allievo di Giorgio Vasari. Lo Stradano nacque a Bruges nel 1523 e dopo un periodo di apprendistato presso il padre ad Anversa giunse in Italia nel 1550. Si stabilì a Firenze alla corte di Cosimo dei Medici poichè era l’ambiente più consono alle sue inclinazioni artistiche. Tra il 1555 e il 1565 lavora a fianco di Giorgio Vasari nella decorazione delle stanze di Palazzo Vecchio e nel 1583 fu incaricato da Girolamo dei Pazzi di decorare la chiesa di Villa Pazzi al Parugiano.
Gli affreschi che si trovano all’interno sono un vero e proprio capolavoro, le pareti sono completamente affrescate fino a culminare nella volta dove è raffigurato “Dio Padre in Gloria” assiso sulle nubi e nel registro inferiore la “Creazione degli elementi”. Dalla parte opposta “La creazione di Adamo ed Eva”, il “Peccato originale” e sullo sfondo “La cacciata dal paradiso terrestre”.
Nel 1985 la villa fu acquistata dagli attuali proprietari ed è stata completamente restaurata.